Parrocchia di San Alessandro

Storia della Parrocchia

L’origine del borgo risale secondo la tradizione al XVII secolo: era formato da due cascine delle quali una adibita a convento di frati con a fianco il cimitero. Il comune di appartenenza era Sesto San Giovanni. All’inizio del secolo il comune costruì una scuola affidata alla suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo di Torino; essa raccoglieva dalla prima alla quarta elementare i ragazzi delle cascine circostanti: Pelucca, Muggiasca, Baraggiola, Restellone e Rabina. Sempre alle suore del Cottolengo fu affidata la conduzione dell’asilo infantile costruito su un terreno donato dai fratelli Puricelli che fino ad allora lo avevano ospitato presso la cascina Pelucca. La costruzione dell’autostrada Milano – Venezia staccò il rione da Sesto per aggregarlo a Monza. Il quartiere intanto si era ingrandito raggiungendo le 2.500 persone e Sant’Alessandro nel 1986 divenne parrocchia staccandosi da San Rocco. Primo parroco fu don Carlo Mapelli che la lasciò alla fine del 1997quando la parrocchia divenne Unità pastorale con quella di San Rocco con parroco don Pier Michele Trovero. La chiesa attuale nasce dalla trasformazione del salone della scuola materna che, prima di essere chiusa, è stata diretta dalle suore del Cottolengo fino ai primi anni del 1970 e successivamente dalle suore di Maria Bambina fino a metà degli anni 1980.

Storia del Santo – La storiografia antica lo descrive come un soldato della legione romana detta ”Tebana” comandata da Maurizio mentre erano imperatori Massimiano e Diocleziano. La legione era formata da soldati cristiani e fu chiamata a sedare una sommossa delle popolazioni delle regioni intorno al Lemano. Essendo stato loro ordinato di sacrificare agli dei per renderseli propizi i Tebei rifiutarono e furono massacrati. Scamparono nello scontro Alessandro e alcuni altri commilitoni che ripiegarono a Milano dove furono incarcerati. Dopo essere evaso, Alessandro riparò a Bergamo ma fu ripreso dai sicari di Massimiano e sul finire del 3° secolo subì la tortura e la decapitazione. Primo martire di Bergamo ne divenne il Patrono.

Rito: Romano

Popolazione: 2.609

Zona pastorale: V – Monza

Decanato: Desio