Domenica 30 gennaio Festa della Famiglia

Il nostro Amore quotidiano

Domenica 30 gennaio la nostra diocesi celebra la Festa della Famiglia. È un’opportunità per imparare

a guardare alla realtà familiare con uno sguardo nuovo.

Lo speciale anno “Famiglia Amoris lætitia” – come ci ricorda papa Francesco – è occasione

per riflettere e crescere nell’amore familiare.

Per questo riportiamo alcuni passaggi dell’Esortazione apostolica “Amoris lætitia” di Papa Francesco che ci aiutano a riflettere anche sulla spiritualità familiare.


La spiritualità coniugale e familiare


Gesù abita nella famiglia


«Ogni famiglia desidera vivere nella pace e in

un ambiente in cui ci si sente amati e compresi.

Come può una famiglia creare al suo interno un ambiente accogliente?

Nella famiglia non ci sono solo marito e moglie, figli, perché nel matrimonio abita Gesù. Il Signore

vive nella famiglia reale e concreta, si esprime nei gesti d’amore. Gesti concreti tra marito e moglie,

tra genitori e figli. Le carezze in una famiglia sono così importanti. Quando in una famiglia mancano

le carezze, possiamo dire che è arrivato l’inverno in quella famiglia, l’inverno esistenziale».

«L’amore di Dio si esprime “attraverso le parole vive e concrete con cui l’uomo e la donna si dicono

il loro amore coniugale”. Così i due sono tra loro riflessi dell’amore divino che conforta con la parola,

lo sguardo, l’aiuto, la carezza, l’abbraccio.

Pertanto, “voler formare una famiglia è avere il coraggio di far parte del sogno di Dio, il coraggio di

sognare con Lui, il coraggio di costruire con Lui, il coraggio di giocarci con Lui questa storia, di

costruire un mondo dove nessuno si senta solo”». AL 321

Chiamati ad annunciare

«Quanto è importante annunciare agli sposi che nel loro sacramento è presente Cristo! Che essi non

sono mai soli, neanche quando si sentono disperati. Per questo è importante che le coppie che hanno

scoperto questo segreto lo trasmettano ad altre coppie, come un “passaparola” che può illuminare

di grazia e speranza ogni famiglia». «Sotto l’impulso dello Spirito, il nucleo familiare […] si apre, esce

da sé per riversare il proprio bene sugli altri, per prendersene cura e cercare la loro felicità. Questa

apertura si esprime particolarmente nell’ospitalità […]: “Non dimenticate l’ospitalità; alcuni,

praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli” (Eb 13,2). Quando la famiglia accoglie, e va

incontro agli altri, […] è «simbolo, testimonianza, partecipazione della maternità della Chiesa». […]

La famiglia vive la sua spiritualità peculiare essendo, nello stesso tempo, una Chiesa domestica e una

cellula vitale per trasformare il mondo». AL 324 «La famiglia si costituisce così come soggetto

dell’azione pastorale attraverso l’annuncio esplicito del Vangelo e l’eredità di molteplici forme di

testimonianza: la solidarietà verso i poveri, l’apertura alla diversità delle persone, […] la solidarietà

morale e materiale verso le altre famiglie soprattutto verso le più bisognose, l’impegno per la

promozione del bene comune […], a partire dal territorio nel quale essa vive». AL 290

Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare!

«Nessuna famiglia nasce perfetta e confezionata, non c’è la famiglia prêt-à-porter. Non perdiamo

mai la speranza a causa dei nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza di amore e di

comunione che ci è stata promessa». «È una profonda esperienza spirituale contemplare ogni

persona cara con gli occhi di Dio e riconoscere Cristo in lei. Questo richiede una disponibilità gratuita

che permetta di apprezzare la sua dignità. […] Gesù era un modello, perché quando qualcuno si

avvicinava a parlare con Lui, fissava lo sguardo, guardava con amore (cfr Mc 10,21). Nessuno si

sentiva trascurato in sua presenza, poiché le sue parole e i suoi gesti erano espressione di questa

domanda: «Che cosa vuoi che io faccia per te?» (Mc 10,51). Questo si vive nella vita quotidiana della

famiglia. In essa ricordiamo che la persona che vive con noi merita tutto, perché ha una dignità

infinita, essendo oggetto dell’immenso amore del Padre. Così fiorisce la tenerezza, in grado di

«suscitare nell’altro la gioia di sentirsi amato. Essa si esprime in particolare nel volgersi con

attenzione squisita ai limiti dell’altro, specialmente quando emergono in maniera evidente». AL 323

Ogni famiglia «richiede un graduale sviluppo della propria capacità di amare. […] Tutti siamo chiamati

a tenere viva la tensione verso qualcosa che va oltre noi stessi e i nostri limiti, e ogni famiglia deve

vivere in questo stimolo costante. Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare! Quello che ci

viene promesso è sempre di più». AL 325

Fare Chiesa in casa

«Sposi cari, aiutatevi a vicenda a sperimentare la bellezza della Chiesa domestica, a “far Chiesa in

casa”. Creiamo nelle parrocchie occasioni di incontro, di preghiera per le famiglie, di crescita, di

confronto, di adorazione per i grandi così come per i piccoli. Dobbiamo essere “famiglia di famiglie”,

dove ciascuno si sente accolto e amato. Questa è la Chiesa. Ma cosa succede quando papà e mamma

litigano e c’è un po’ una tempesta lì? È umano. Possono volare dei piatti, ma soltanto a condizione

che si faccia la pace prima che finisca la giornata. Un gesto, un sorriso, ma la pace prima. Perché vi

dico che la guerra fredda del giorno dopo è molto pericolosa». «Noi Pastori dobbiamo incoraggiare

le famiglie a crescere nella fede […] a creare spazi settimanali di preghiera familiare, perché “la

famiglia che prega unita resta unita”. […] La Parola di Dio non solo è una buona novella per la vita

privata delle persone, ma anche un criterio di giudizio e una luce per il discernimento delle diverse

sfide con cui si confrontano i coniugi e le famiglie». AL 227 «La comunione familiare può essere

conservata e perfezionata solo con un grande spirito di sacrificio. Esige, infatti, una pronta e generosa

disponibilità di tutti e di ciascuno alla comprensione, alla tolleranza, al perdono, alla riconciliazione.

Un perdono fondato su un atteggiamento positivo, che tenta di comprendere la debolezza altrui».

Cf AL 105-106


Preghiamo per tutte le famiglie della nostra comunità con la preghiera ufficiale per il X Incontro Mondiale delle Famiglie 22-26 giugno 2022:


L’amore familiare: vocazione e via di santità


Padre Santo,

siamo qui dinanzi a Te

per lodarti e ringraziarti

per il dono grande della famiglia.

Ti preghiamo per le famiglie consacrate nel sacramento delle nozze,

perché riscoprano ogni giorno la grazia ricevuta

e, come piccole Chiese domestiche,

sappiano testimoniare la tua Presenza

e l’amore con il quale Cristo ama la Chiesa.

Ti preghiamo per le famiglie

attraversate da difficoltà e sofferenze,

dalla malattia, o da travagli che Tu solo conosci:

sostienile e rendile consapevoli

del cammino di santificazione al quale le chiami,

affinché possano sperimentare la Tua infinita misericordia

e trovare nuove vie per crescere nell’amore.

Ti preghiamo per i bambini e i giovani,

affinché possano incontrarti

e rispondere con gioia alla vocazione che hai pensato per loro;

per i genitori e i nonni,

perché siano consapevoli

del loro essere segno della paternità e maternità di Dio

nella cura dei figli che, nella carne e nello spirito,

Tu affidi loro;

per l’esperienza di fraternità

che la famiglia può donare al mondo.

Signore, fa’ che ogni famiglia

possa vivere la propria vocazione alla santità nella Chiesa

come una chiamata a farsi protagonista dell’evangelizzazione,

nel servizio alla vita e alla pace,

in comunione con i sacerdoti ed ogni stato di vita.

Benedici l’Incontro Mondiale delle Famiglie.

Amen.